Il riposo è medicina profonda.
Come società, non siamo grandi sostenitori del riposo: abbiamo dimenticato come ci si riposa e come ci si rilassa, abbiamo dimenticato l’arte del dolce far niente.
Così ci ritroviamo ad andare sempre di fretta e a essere sempre piene di impegni – spesso anche in vacanza.
Vacanza viene dal latino vacantia, che significa “essere libero”,
neutro pl. sost. di vacans vacantis, part. pres. di vacare, cioè “esser vuoto”.
Quindi la vacanza è lo spazio-tempo che ci permette di essere libere e vuote.
Il Vuoto è quello spazio, che esiste in ogni Ciclo Naturale, necessario per il processo di Morte e Rigenerazione, senza il quale non esisterebbe la Vita.
Il riposo va rivalutato e recuperato.
Perché è nutrimento, necessario come il cibo.
È lo spazio di cui hanno bisogno molti processi interiori, biologici e sottili.
È rigenerazione – senza dormire non funzioneremmo; equamente non funzioniamo bene quando non ci riposiamo in altri momenti: durante la Mestruazione, in Inverno, in convalescenza, quando siamo stanche, e oltre.
Se riposarti ti crea resistenza perché ti sembra di non fare niente, di perdere tempo, di essere pigra, pensaci bene: quando ci riposiamo, ci stiamo rinnovando al livello cellulare.
Senza riposo non possiamo prosperare – possiamo appena sopravvivere.
Se il corpo manda messaggi di stanchezza, va ascoltato.
Il burn out è la versione personale della crisi economica.
Continuiamo ad andare e fare e crescere senza onorare i Cicli Naturali (fatti di crescita e decrescita, di Vita e Morte), finché arriviamo al punto in cui il sistema (che sia quello economico o l’essere umano) non può spingersi oltre e si spezza.
Ed è salutare che accada, altrimenti moriremmo per non esserci fermate, per non aver fatto una pausa, per non aver preso un momento per respirare.
Occorre re-imparare l’arte del rilassamento che porta la medicina del riposo.
Riposare non è passare tempo sui social o guardare la tv.
Non è nemmeno leggere, praticare yoga o dipingere.
È uno stato esteriormente passivo, che, talvolta, può anche condurre alla noia – è quello stato che crea lo spazio necessario perché i processi interiori possano avvenire al massimo della loro potenzialità.
È per questo che, dopo esserci riposate, ci sentiamo rinnovate, perché un reale processo di trasformazione è avvenuto.
Il riposo è la risposta.
Con l’Estate, che è il tempo prediletto per la vacanza, cogliamo l’occasione per ricordare che l’essere umani non porta necessariamente con sé una vita di sofferenze e tristezze – è questo sistema che ci ha condotte lì, a una vita che di naturale conserva ben poco.
Come umani, siamo fatti anche per la gioia, il piacere e il godimento.
Torniamo a Natura, un passo alla volta.
Iniziamo dalle cose semplici, come il riposo.
Sei accolta,
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