Il senso di appartenenza ha sempre mosso molti dei miei passi,
il sentirsi “parte di” guida le vite degli esseri umani, è un nostro bisogno intrinseco.
Eppure, crescendo, solo in rare occasioni ho sperimentato l’appartenenza; capitava più spesso che mi sentissi sbagliata, perché “se tutti riescono a entrare nel gruppo e a sentircisi a proprio agio e io no, allora sono io quella che non va”. Me lo sono detta così tante volte che ho finito per crederci.
È stato solo dopo i vent’anni che mi sono accorta che era un false belief, una falsa credenza, e che era arrivato il momento di lasciarlo andare, perché se non mi ero (quasi) mai sentita parte di un gruppo non era per il mio essere sbagliata ma per il fatto di vivere la vita e guardare il mondo in modo diverso dalla maggior parte delle persone che mi circondavano – e questo non mi rende(va) migliore o peggiore, solo diversa, solo fatta per altre persone.
Gli anni dell’università e soprattutto i nove mesi passati a Cork (Irlanda) in Erasmus sono stati fondamento della mia nuova consapevolezza: esistono realtà, gruppi, comunità in cui sono accettata e in cui mi sento a mio agio perché le persone che ne fanno parte sono mie like-minded – esistono davvero!
Finalmente conoscevo quel senso di appartenenza di cui tante parlavano, finalmente sentivo di essere arrivata a “casa” – questo ha reso le cose più difficili quando è giunto il tempo di tornare nei luoghi in cui sono nata e a cui, purtroppo, non ho mai sentito di appartenere, per quanto ci abbia provato.
Ho continuato a cercare la mia Tribù,
una ricerca che non si è mai arrestata e che spesso ha portato a buchi nell’acqua e a delusione.
Poi un giorno è arrivata la Memoria: “Tu sei co-creatrice della tua Vita”.
Ecco ciò che continuavo a dimenticare!
Sì, stavo cercando, ma da un lato vivevo quella ricerca da non protagonista, accettando con passività le circostanze esteriori, dall’altro lato avevo perso di vista un aspetto fondamentale: attrai ciò che manifesti; allora non era importante agire solo seguendo l’obiettivo “Tribù”, il mio COSA, ma anche tenendo ben presente COME mi sarei voluta sentire insieme alla Tribù e manifestando nel Mondo la mia Verità con le parole e con le azioni (walk the talk, dicono gli anglofoni).
Quando alla nuova consapevolezza raggiunta ho aggiunto un pizzico di polvere di fata (anche nota come “internet”), ecco che le probabilità di incontrare Sorelle e Fratelli d’Anima sono aumentate.
Quante persone splendide ho conosciuto grazie a questo mezzo, quante belle emozioni ho provato, quanti momenti di “I Belong”, Io Appartengo, ho sperimentato!
(A riprova di questo, puoi dare un’occhiata a questo vlog in cui Margy Zen racconta la giornata felice che abbiamo vissuto ieri)
Tuttavia, continuo a percepire in certi momenti il senso di solitudine e non-appartenenza.
Mi sono chiesta il perché, e ho trovato due motivi principali:
1) le relazioni che mi permettono di sperimentare l’appartenenza sono in prevalenza con persone fisicamente lontane e con le quali non ho contatti regolari;
2) forse ancora più importante è la mia abitudine allo stare da sola e al fare tutto da sola; è uno schema che mi porto dietro dall’infanzia, che nell’adolescenza si è rafforzato, che ancora non ho scardinato e che mi rende difficile fare affidamento su qualcun altro, condividere, cercare una spalla su cui piangere quando ne ho bisogno, passare del tempo felice con un’altra persona – tendo a lasciarmi guidare dalla vecchia paura di non essere capita, apprezzata, voluta per quella che sono.
Quando, però, mi apro all’Altro e all’Amore mi ritrovo catapultata in una dimensione che ancora fatico a credere reale, ma che è ciò che voglio per me e per ogni persona su questa Terra, perché sentirsi ed essere “parte di” rende la vita migliore e i momenti difficili più sopportabili.
Poiché sono co-creatrice della mia realtà (come tu lo sei della tua), ho deciso di rendere questo mio desiderio di Tribù e Comunità una delle mie Guide sul Cammino.
Quello a cui sto lavorando potrà essere anche per te luogo in cui conoscere l’appartenenza e sentirti a casa, in te stessa e con gli altri.
Se lo vorrai.
Sorella, ti accolgo.
Eleonora
Meraviglioso articolo! Mi ritrovo anche in alcuni dei passaggi che hai raccontato.
Grazie!
Un abbraccio Ele :)
Grazie a te! Un abbraccio Samu :)