Ho deciso di non etichettarmi più.1395976_666611610039596_650891892_n

Con le parole di Walt Whitman, “mi contraddico, sono vast[a], contengo moltitudini“.
Come posso usare una parola/frase per definire le tante me dentro di Me?

Di recente ho guardato una TED Talk che è stata illuminante: Emilie Wapnick parlava dei ‘multipotentialite‘.

Chi è un multipotentialite?

Emilie scrive nel suo sito Puttylike.com (mia traduzione):

Un multipotentialite è una persona che ha molti interessi diversi e svolge molte attività creative nella sua vita.

I multipotentialite non hanno un'”unica vera vocazione” come gli specialisti. Essere multipotentialite è il nostro destino. Abbiamo molte strade davanti a noi e le perseguiamo tutte, una dopo l’altra o contemporaneamente (o in entrambi i modi).

I multipotentialite si sentono bene quando imparano, esplorano e padroneggiano nuove abilità. Eccelliamo nel mettere insieme le idee più disparate in modi creativi. Ciò ci rende innovatori e problem solver incredibili.

Quando emergono nuovi interessi, la nostra curiosità insaziabile ci porta ad assorbire tutto ciò su cui possiamo mettere le mani. Ne risulta che impariamo velocemente e siamo una fonte di informazioni.

Quindi, se c’è una definizione che posso usare, è questa: sono una Multipotentialite.

Sono stata in ansia per tutta la vita (come molti di voi), sentivo l’urgenza di scoprire quale fosse la mia vocazione. Quando pensavo di averla trovata, qualcosa dentro di me cambiava e all’improvviso non ero più così certa della mia scoperta. E questa cosa si ripeteva, di volta in volta.

“Perché non riesco a trovare il mio scopo in questa vita? Perché non trovo la mia strada?”
Sembrava che ci fosse qualcosa di sbagliato in me.

Avevo iniziato a capire che, forse, avrei potuto fare più di una cosa nella vita quando conobbi un’insegnante di Kundalini Yoga magnifica, durante il periodo vissuto in Irlanda: lei non solo era (ed è) un’insegnante di yoga, ma era (ed è) anche un’artista e un’insegnante d’arte. Quando mi raccontò la sua storia, qualcosa in me si smosse. Ma non era ancora abbastanza.

In seguito ho fatto più lavori allo stesso tempo, ho letto due, tre, quattro libri allo stesso tempo… ma continuava a sembrare sbagliato.

Fino a qualche settimana fa, quando ho guardato la TED Talk di Emilie.

Ora so.
Ora so che, se mi annoio nel fare qualcosa che credevo di adorare, è normale è la reazione che il corpo di un multipotentialite usa per dire “è ora di andare avanti, per scoprire qualcosa di nuovo“.
So che avere molti interessi è un pro, non un contro.
So che va bene se non mi interesso ai più piccoli dettagli di un argomento.
So che, imparando velocemente e di così tanti argomenti diversi, posso essere/diventare un’ottima problem solver piena di creatività.
So che il mio scopo di vita, la mia strada non deve necessariamente essere una particolare carriera, ma può essere portare nel mondo i miei molti doni, a modo mio.
E so che non sono sola.

 

Se vi siete mai sentiti sbagliati o avete una storia simile alla mia, lasciate un commento qui sotto e condividete come vi sentite riguardo la vostra multipotenzialità.
Se, invece, siete degli specialisti, raccontateci com’è avere un'”unica vera vocazione” (se avete già scoperto qual è).

 

Con amore,
Eleonora, la vostra #earthandsoulwanderer