Un anno e mezzo fa mi è stata diagnosticata la tiroidite di Hashimoto, una malattia autoimmune nella quale gli anticorpi anti-tireoglobulina e anti-TPO, confusi, attaccano la tiroide e nel tempo ne limitano le funzionalità e ne alterano la struttura.
Quando il dottore mi ha dato la diagnosi, non riuscivo a credere di dover affrontare una malattia così importante, di nuovo (a breve un articolo su una mia storia di vita). Inoltre, secondo la medicina occidentale non esiste cura per la tiroidite; mi sono sentita senza speranze. Nonostante non ami prendere medicine e preferisca curarmi in maniera naturale, in quel momento non vedevo vie d’uscita.
Dopo qualche giorno però la mia mente non era più soddisfatta dalla spiegazione che mi aveva dato il dottore, non potevo accettare la sua condanna.
“Deve esserci un’alternativa“, continuavo a dire a me stessa.
Così, ho iniziato a fare ricerche. Mi sono rivolta al mio amico Google nella speranza di trovare un parere diverso sulla malattia, e dopo ore (o forse giorni) passati davanti al computer ho finalmente trovato quello che stavo cercando: una farmacista australiana aveva condotto delle ricerche sull’argomento e tra le altre cose aveva scoperto un legame tra la tiroidite di Hashimoto e il glutine.
Ho digitato su Google “tiroidite di Hashimoto e glutine” e, wow!, ho scoperto che lei non era stata l’unica ad aver identificato questa connessione!
Ho deciso di provarci e ho iniziato a eliminare il glutine dalla mia alimentazione.
Più facile a dirsi che a farsi, ovviamente. Il glutine è ovunque, e in più sono la figlia di un fornaio!
Comunque, dopo qualche mese – e tanto impegno e fatica – sono riuscita a eliminare completamente il glutine e da subito ho riscontrato benefici per il corpo e per la mente: meno gonfiore, meno stanchezza, meno mal di testa, più chiarezza mentale, meno anticorpi anti-tiroide…
Oggi, continuo a mangiare senza glutine quando sono a casa, un po’ meno quando sono fuori – e sento la differenza, non mi sento bene quando mangio cibi contenenti glutine, in particolare il grano, e sono sempre più certa che il glutine non porti alcun beneficio al mio corpo, almeno non in questa fase della mia vita. Anche se…
…Circa un mese fa sono andata a una visita endocrinologica, e indovina un po’? Non ho la tiroidite di Hashimoto!
Ho vissuto per più di un anno con la certezza di essere malata – e con il pensiero che lo sarei stata, probabilmente, per tutta la vita. Riesci a immaginare il sollievo che ho provato quando ho scoperto che la situazione era ben diversa?
Nonostante tutto, ho imparato alcune cose da questa esperienza di vita:
* Sono l’unica persona che può sapere come sto davvero. Sì, farò di nuovo le analisi e continuerò a controllare il mio stato di salute di tanto in tanto, ma ascolterò sempre, sempre il mio corpo, la mia mente, il mio cuore e la mia anima prima di prendere qualsiasi decisione legata alla mia salute o al mio disequilibrio;
* Non terminerò mai la ricerca interiore perché non smetterò mai di scoprire nuove cose su me stessa;
* Mangiare senza glutine può essere difficoltoso, ma può anche essere fonte di creatività… e di delizia! ;)
Con Amore,
Eleonora, la tua #earthandsoulwanderer
Cara Eleonora, non approvo questo articolo.
Io rifiuto il cibo industriale e manipolato. Gli alimenti artificialmente senza glutine non sono naturali. Quelli con troppo glutine neanche, oppure vengono da paesi lontani, oppure sono OGM: di qui l’intolleranza della nostra gente.
Comunque il glutine fa parte della dieta naturale dell’uomo e io continuerò a mangiarne e a stare bene.
Se mangiavi il pane di tuo padre, chiedigli che farina e che lievito usava: forse sono essi la causa della tua intolleranza.
Caro Andrea, non ho scritto da nessuna parte che il glutine fa male, a prescindere.
Ho specificato bene che a me, in questo momento della vita, non fa bene, soprattutto vista la situazione della tiroide – anche se la tiroidite non c’è ci sono gli anticorpi che comunque reagiscono al glutine.
Subito dopo la pubblicazione dell’articolo ho ricevuto un messaggio da un medico che mi ha confermato il risultato della mia ricerca: nei casi di tiroidite di solito si fa anche il test per la celiachia e viceversa.
Cibi artificialmente senza glutine non esistono. Le farine e i prodotti senza glutine sono, nella maggior parte dei casi, fatti di riso e mais, naturalmente senza glutine.
Mentre il grano che troviamo nel 90% dei prodotti (il grano creso) è stata modificato nel tempo e ora contiene fino al 30% di glutine – mentre i grani antichi e gli altri cereali contenenti glutine ne contengono, di solito, tra il 7 e il 9% (e infatti mangiare, es., farro mi dà molto meno fastidio).
L’uso diffuso ed eccessivo di grano creso può essere, a mio parere, una delle concause dell’aumento di intolleranze e allergie.
Ripeto, non ho scritto da nessuna parte che il glutine faccia male a tutti. Se non ti dà problemi, continua pure a mangiarne – magari prediligendo i grani antichi e gli altri cereali contenenti glutine, che sono più naturali e sani del grano creso.
Io ho raccontato la mia storia :)
P.S.: mio padre usa le farine che usano la maggior parte dei fornai, che a mio parere non sono le più sane, ma sono quelle che panificano meglio, per cui sono così diffuse.