Mi sono laureata in Scienze sociali per la Cooperazione e lo Sviluppo – un curriculum di Scienze Politiche con un focus importante su ambiente e migrazioni.
La svolta (che più che una svolta è stata un risveglio) per la mia vita è avvenuta quando, al secondo anno di università, la professoressa di Geografia ci ha portato in profondità dentro alcuni temi ambientali attraverso la visione di due documentari che mi hanno profondamente aperto gli occhi: “Una scomoda verità” di Al Gore e “Food Inc.”.
Da lì, è stato tutto un rimettere in discussione credenze e convinzioni (nonostante fossi già molto impegnata nell’ambientalismo fin dalle scuole medie).
Ho cambiato abitudini, ho modificato modalità di approccio a cose date per scontate nella nostra società (come l’energia elettrica e il cibo), e ho continuato a studiare e ad approfondire: al terzo anno di università, passato all’University College Cork (Irlanda), ho dato un esame in Ambientalismo, ed ho concluso la mia carriera universitaria con una tesi di laurea in Sociologia, dal titolo “Agricoltura e filiera corta: strumenti per il doposviluppo” – nella tesi ho affrontato le criticità del sistema capitalistico per poi valutare possibili alternative al sistema all’interno del quale noi tutte siamo nate.
È l’ambientalismo che mi ha portato ad essere vegetariana prima e a mangiare il più possibile locale e di stagione poi; è l’ambientalismo che mi ha portata a scelte di vita a volte poco piacevoli per l’ego ma molto più giuste per l’eco(sistema); è l’ambientalismo, unito al mio grande amore per il sistema Terra, che mi ha portata a scegliere di costruirmi una vita il più possibile in armonia con i Cicli e i Ritmi Naturali e a creare un lavoro attraverso il quale poter condividere tutto questo:
perché possiate vedere che un modo diverso è possibile,
perché possiate scoprire che molti sono i possibili primi (o secondi, o terzi, o decimi) passi da compiere per muoverci nella direzione di una vita sostenibile,
perché insieme possiamo imparare – attraverso lo scambio di idee, informazioni ed esperienze – ciò che non sapevamo per poter vivere in maniera più consapevole,
perché attraverso maggiore conoscenza e consapevolezza possiamo prenderci la responsabilità delle nostre scelte e possiamo prendere in mano la nostra vita per il benessere nostro e della Terra, per la salute nostra e della Terra, per la felicità nostra e della Terra.
Così, quando qualche giorno fa ho assistito alla proiezione del documentario “L’economia della felicità”, ho sentito una scossa che è arrivata fin nelle fondamenta della mia esistenza e mi ha ricordato (perché a volte me ne dimentico) perché faccio quello che faccio.
I temi trattati sono a me molto cari, sono gli stessi sui quali ho scritto la mia tesi di laurea e, come dicevo, sono alla base delle mie scelte di vita e del mio lavoro.
Quei temi sono anche fonte costante di grandi riflessioni – e di domande che mi pongo da anni e alle quali, poiché si riferiscono a questioni estremamente complesse, non ho ancora trovato una reale risposta.
Per questo ho pensato di discuterne con voi: ho creato un video nel quale, dopo aver letto l’introduzione della mia tesi di laurea, vi propongo tutta una serie di riflessioni su capitalismo e doposviluppo, sulle quali mi piacerebbe avere le vostre opinioni: mettiamo insieme le nostre visioni del mondo per fiorire.
Insieme possiamo molto.
Anzi, soltanto insieme possiamo creare il cambiamento di cui tanto abbiamo bisogno come Esseri Umani e come Esseri della Terra.
risorse
– documentario L’economia della felicità
– TED Talk This could be why you’re depressed or anxious
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