Entrare nel territorio del Grembo
Entrare nel territorio del Grembo significa accedere a una serie di portali concatenati, interconnessi, collegati in sequenze non sempre evidenti o apparentemente logiche.
Significa cominciare l’esplorazione delle nostre Profondità Oscure e così iniziare l’apprendimento di ciò che ora è tabù e che qualche millennio fa non lo era.
Significa fare atto di coraggio, rompere lo status quo, vedere bellezza laddove ci hanno insegnato esservi bruttezza, scoprire saggezza lì dove ci hanno educate a vedere il male.
Entrare nel territorio del Grembo significa recuperare e donare nuovamente sacralità al corpo, al Femminile, al Sangue: a ciò che era anticamente sacro e che poi è stato volutamente confuso per maligno.
Significa scavare per riportare alla Luce ciò che è di pertinenza dell’aspetto Morte del Ciclo Vita-Morte-Vita, e così ri-creare unione tra le polarità e superare la separazione che non esiste se non nella nostra mente, figlia della cultura su cui si fonda l’attuale società.
Entrare nel territorio del Grembo è un atto rivoluzionario e perturbatore del sistema patriarcale, riporta sulla scena la metà della popolazione umana troppo a lungo lasciata dietro le quinte (o sotto il palco). Dà nuovamente dignità a quegli aspetti da cui ci hanno insegnato a rifuggire (perché “malvagi” e “sporchi”) per riscoprire in loro saggezza, sacralità e capacità di rigenerazione.
Il Grembo è una delle chiavi di accesso alla Ciclicità dell’Esistenza e “per molte ragioni, inclusa la sopravvivenza ecologica e culturale, credo che il sistema di pensiero che ha costretto le donne ad adattarsi a una realtà non ciclica debba essere rovesciato, per il bene di tutti noi” (mia traduzione da Lara Owen).
Il mio cammino sulla strada del Grembo
I primi passi
La mia prima connessione con il Grembo è avvenuta al momento del menarca (la prima mestruazione). Avevo 13 anni e nessuna voglia di diventare grande. Mia mamma mi spiegò cosa stava accadendo, chiamando le mestruazioni con il loro nome, e non con qualche strano nomignolo, e mi consigliò di segnare sul diario il primo giorno di flusso per avere un’idea di quando la mestruazione successiva sarebbe arrivata.
Il mio accesso al mondo del Ciclo Mestruale è stato migliore di quello di tante donne con cui ho avuto modo di parlare – ma non sufficiente perché la mia conoscenza fosse completa.
Negli anni successivi, ho trovato qualche accenno al Grembo e al Ciclo Mestruale a scuola, prima a Scienze con la spiegazione dell’anatomia umana (molto poco accurata), poi al corso di Educazione Sessuale prevalentemente incentrato sulla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili (di vera Educazione Sessuale il corso aveva ben poco).
Ringrazio per le informazioni che, in quel momento storico, non in molte hanno ricevuto, ma ancora non era abbastanza.
Continuavo anche a essere circondata da informazioni scorrette e da vergogna e sensi di colpa che sembravano essere la norma per le donne, soprattutto quando le mestruazioni erano sul piatto della bilancia. Senza che ci fosse il bisogno di dirlo a voce alta, era chiaro per ognuna di noi che il mestruo andava tenuto nascosto, soprattutto ai maschi, e quindi, a qualche livello, anche a noi veniva chiesto di nasconderci quando mestruavamo.
La fioritura
Un’apertura nuova sul mondo del Grembo è arrivata per me nel 2015 durante la formazione per diventare insegnante di Yoga per la Gravidanza e il Post-Parto: ho scoperto il pavimento pelvico e il suo ruolo, le modificazioni dell’Utero e del corpo durante la gravidanza, alcuni aspetti ormonali rilevanti in gravidanza e nel puerperio, e ho imparato come dare sostegno alle donne in queste fasi delicate e di grande transizione nelle loro vite attraverso lo yoga (con asana, meditazione, respiro, rilassamento, canto, e di più). Tra le formatrici non c’era soltanto l’insegnante di yoga, ma anche un’ostetrica e una psicoterapeuta.
C’è voluto però un problema importante di salute perché le porte sul territorio del Grembo si spalancassero davanti a me.
Nel 2017 sono finita al pronto soccorso convinta di avere l’appendicite: dolori fortissimi al basso addome, soprattutto sul lato destro, facevano pensare proprio a un’appendice infiammata.
Ho scoperto poi che erano state le ovaie a farsi sentire: è venuto fuori che avevo diverse cisti ovariche di grandi dimensioni, di quel tipo che non ha niente a che vedere con gli ormoni. L’unica soluzione che mi è stata proposta è stata la chirurgia.
Lì è iniziato il vero viaggio.
Quando ricevo una diagnosi, non mi affido subito: cerco altri pareri, faccio ricerche, studio, esploro opzioni mediche così come pratiche di medicine tradizionali e integrative, per trovare il percorso più adatto a me per quella particolare situazione (se non avessi fatto così nella vita, molto probabilmente oggi non sarei qui a raccontare).
Sebbene alla fine abbia scelto la strada della chirurgia per rimuovere le cisti (e ringrazio infinitamente il ginecologo chirurgo che a maggio 2018 mi ha operata con tanta cura), il percorso che mi ha portata a prendere quella decisione mi ha avviata pienamente al cammino del Grembo e del Ciclo Mestruale – un cammino che mi ha cambiato la vita in così tanti modi che ho scelto di approfondirlo e studiare per poterlo portare anche alle altre donne ed essere così di servizio in un modo che è incredibilmente curativo e trasformativo.
La formazione
A inizio 2018, ho conosciuto la Red School leggendo Wild Power: ho risuonato così tanto con l’approccio di Alexandra Pope e Sjanie Hugo Wurlitzer che ho scelto di approfondire con loro il mondo del Ciclo Mestruale. Ho seguito il corso Hormone Harmony, ho letto e studiato molti dei loro contenuti e in questo 2020 ho partecipato alla Wild Power immersion.
Sempre nel 2018, ho incontrato nuovamente sul mio cammino Maria Maddalena, che avevo lasciato da parte quando molti anni prima mi ero allontanata completamente dal Cattolicesimo. Ora lei tornava con le vesti che in profondità avevo sempre saputo appartenerle: si presentava come espressione del Divino Femminile, nel suo aspetto di Amore manifesto e nei suoi tratti Oscuri e Selvaggi, e mi portava il messaggio dell’importanza del Graal (= il Grembo).
Così, verso la fine di quell’anno, ho conosciuto Carla Babudri e ho partecipato al suo seminario L’ordine di Magdala, che ha aperto il mio Cuore, il mio Grembo e la mia Anima risvegliandomi a verità ancestrali e ricordandomi che quelle pratiche le avevo già incontrate prima, benché non ne fossi consapevole.
L’anno successivo ho seguito il corso di Gin-Ecologìa Ancestral con Lalita Madhava, che mi ha introdotta alla visione Maya e a quella ayurvedica sul Grembo, il Ciclo Mestruale e il Sangue e mi ha fornito strumenti naturali per supportare la salute mestruale e della donna nel suo complesso.
Nello stesso anno ho seguito il corso Reclaim Your Cycles di Lydia Jarjoura e ho partecipato all’esperienza di Track Your Cycle & Connect With The Womb con Melanie Swan di The Sacred Womb.
Ho anche scelto di essere seguita da una professionista per supportare naturalmente la mia fertilità (a livello medico mi era stata proposta la crioconservazione degli ovociti, vista la mia ipofertilità post-intervento alle ovaie, ma avevo capito che quella strada non faceva per me). Ho incontrato così Cecilia Gautier di La Mandorla, che è stata una pietra fondamentale nella costruzione del mio Tempio del Grembo.
Nel 2020, ho incontrato nuovamente Maddalena partecipando a Magdalene Code Activations con Marin Bach-Antonson di Priestess Rising, e così sono entrata più in profondità nello spazio del Grembo: il mio, quello della Terra e quello Cosmico.
A settembre sono tornata in contatto con Cecilia Gautier e ho seguito la sua formazione Fertility Awareness (gestione naturale della Fertilità): ho appreso conoscenze e pratiche di grande importanza per il sostegno della fertilità in termini di supporto pre-concepimento e ai fini di una migliore salute mestruale (conoscenze e pratiche integrative dei percorsi medici e basate su conoscenze scientifiche). Perché una buona fertilità non significa soltanto maggiori possibilità di concepimento (laddove lo si cercasse), ma anche una maggiore vitalità e una migliore salute a tutto tondo.
Nel corso degli ultimi anni ho anche letto e studiato molto in autonomia.
Tra i testi più importanti per la mia formazione sul Grembo e il Ciclo Mestruale posso nominare:
– Wild Power, Alexandra Pope e Sjanie Hugo Wurlitzer
– La nuova coscienza di Maria Maddalena, Adele Venneri
– Period Power, Maisie Hill
– Her blood is gold, Lara Owen
– Magdalene Mysteries, Seren Bertrand e Azra Bertrand
Oggi restituisco quanto ho raccolto
Il cammino di studio, ricerca e conoscenza non è certamente concluso (potrà mai dirsi concluso?), ma oggi sento di avere nella mia cassetta degli attrezzi conoscenze e strumenti sufficienti per essere di reale sostegno alle donne che vogliano esplorare il mondo del Grembo e del Ciclo Mestruale: che lo vogliano perché hanno disequilibri fisici, che lo cerchino per conoscersi meglio, che lo desiderino come parte del loro cammino spirituale (perché davvero il Grembo è un portale che ci apre ad altre dimensioni ed è maestro di vita e un grande iniziatore).
Se sei una di quelle donne, sei infinitamente benvenuta qui.
Ti posso accompagnare in questo mondo nello spazio protetto dei Percorsi Individuali – qui trovi le informazioni, i costi e i pacchetti.
“When women are able to live in harmony with their natural cycles,
their health improve and the balance of their lives is restored.
When women are at peace with their fundamental rhythms,
relationships between men and women improve, and cultural life stabilizes.
When men and women can live in approximate harmony,
they naturally want to care for the people and things around them.
The earth is honored and properly stewarded,
and people feel grounded and secure”, Lara Owen
Ti accolgo,
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