Rinaturalizzazione
“Tutte noi abbiamo nostalgia di quella che sentiamo essere la nostra natura,
la nostra natura selvaggia”,
Clarissa Pinkola Estés
rinaturalizzazione, o rewilding
cioè tornare a uno stato più naturale/selvaggio/selvatico,
invertire il processo di addomesticazione, frenare l’eccessiva civilizzazione.
E quindi, per noi umani, tornare in connessione con la Natura Selvaggia e con il Sé Selvaggio e Selvatico.
Lontano da ogni connotazione negativa delle parole inselvatichire e selvaggio, inselvatichirci significa tornare a una modalità di vita che, in quanto animali umani, ci appartiene naturalmente.
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Perché, che lo vogliamo o no,
siamo animali e siamo della Terra
cioè da Lei veniamo e a Lei torneremo, è Lei che ci fornisce il sostentamento di cui abbiamo bisogno
ed è Lei la nostra casa – l’unica che abbiamo a disposizione e l’unica di cui necessitiamo.
Siamo Terra, siamo natura: siamo fatte della stessa sostanza di cui sono fatti
tutti gli altri esseri dell’universo e tutti gli atomi e tutte le molecole del nostro corpo sono stati riciclati
fin dall’inizio della vita da un essere all’altro fino ad arrivare, ora, a noi.
“The one world
we all belong to
where everything
sooner or later
is a part of everything else”,
Mary Oliver
Ci siamo dimenticate di essere parte della stessa selvatichezza e dello stesso sistema vivente Terra ai quali appartengono tutti gli esseri che ci circondano. Abbiamo iniziato a credere di essere la specie più importante su questo pianeta e questa autoproclamazione di superiorità ci ha condotte a credere di poter sfruttare gli altri esseri a nostro piacimento.
Ci siamo allontanate sempre di più dalle altre forme di vita: una separazione che è alla base di gran parte dei nostri problemi personali e sociali, perché non ci basta introdurre nel corpo il giusto cibo per essere nutrite; come animali umani abbiamo bisogno di molte cose affinché il nutrimento sia completo: tra queste, c’è la biophilia, cioè la connessione con il resto di natura.
Poiché siamo natura, la separazione dal resto del mondo naturale ha significato una sempre maggiore disconnessione anche da noi stesse.
Ci sentiamo sempre più sole, soffriamo di ansia e depressione, perdiamo il senso dell’esistenza.
“We must draw from the natural world to feed our souls,
and then give back in return. We are in a reciprocal dance with the Earth.
We breathe the same wild air, thrive on the same waters,
are infused with the same sunlight. If we don’t reclaim and come to love our inner wildness,
how much more of the Earth’s wild places will we be willing to destroy?”,
Mary Reynolds Thompson
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Non è sempre stato così
I nostri antenati vivevano in comunione con la Terra ed erano consapevoli della loro connessione con tutte le forme di vita.
Sapevano di dipendere dal sistema Terra e di nutrirsi delle stesse sostanze di cui si nutrono tutti gli altri esseri.
Noi, oggi, possiamo recuperare la consapevolezza antica della nostra comunione con la Terra.
Ed è importante farlo:
• per noi stesse, perché ci permette di vivere da uno spazio di centratura, perché ci consente di recuperare salute fisica e mentale, perché ci ricorda che ogni cosa è inter-connessa e che non siamo mai sole, perché ci offre lo spazio di quiete tanto necessario per recuperare chiarezza su chi siamo e cosa vogliamo, perché ci dona quel senso di completezza e connessione che tanto cerchiamo
• per ogni forma di vita, perché crea un grande cambiamento nel modo in cui vediamo il mondo: abbandonando la cultura che vede gli umani al di sopra degli altri esseri, la maniera in cui coesistiamo con tutte le forme di vita cambia in una direzione di comunione e rispetto reciproco
“What if the process of rewilding the Earth began with rewilding our souls?
If we truly grasp the interconnectedness between all living things,
doesn’t it follow that every change within us will be reflected in the whole?
If we reroot ourselves in the rhythms, wisdom and patterns that created this planet
and our own flesh and feelings, what might be possible for the Earth and all her inhabitants?
What if healing the world really does start from within?”,
Mary Reynolds Thompson
Nella pratica, la rinaturalizzazione è
➳ risvegliare il Sé Selvatico e Selvaggio, che è saggio, libero e ciclico
➳ riallinearci con i cicli e i ritmi naturali (scopri la mappa dell’Interconnessione Ciclica)
➳ celebrare le transizioni, i momenti di passaggio
➳ riconnetterci con la Natura-fuori-da-noi e con la Terra
➳ recuperare le potenzialità del nostro corpo animale (attraverso movimento, respiro, riposo)
➳ co-creare il nostro cammino spirituale in connessione con l’anima
➳ creare lo spazio per la quiete, il silenzio e l’ascolto
➳ riscoprire la sacralità di tutte le cose e la presenza dello Spirito in tutto
➳ ricordare l’importanza radicale delle relazioni + creare comunità e sorellanza
“The awareness of our oneness with the natural world can no longer be allowed
to recede into the background. If we are to ensure a vibrant future not only for ourselves
but for the entire Earth community, it must become the guiding principle of our life and times”,
Mary Reynolds Thompson
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I dieci comandamenti dell’Anima Selvaggia
- Sento la mia carne e la carne della Terra come una cosa sola. Nell’arrecare danno alla Terra, arreco danno a me stessa; nel prendermi cura della Terra, mi prendo cura di me stessa.
- Onoro la Terra come la fonte primaria di rivelazione spirituale.
- Tratto la Terra e tutti i suoi abitanti come relazioni da onorare e celebrare.
- Mi apro all’energia selvaggia e creativa della Terra che, attraverso di me, ricerca un modo di esprimersi unico.
- Rispetto i limiti fisici della Terra mentre abbraccio l’illimitatezza della mia natura spirituale.
- Faccio pause regolari dalla tecnologia e dal mondo costruito dagli umani per riconnettermi con la natura e con la mia anima selvaggia.
- Mi relaziono con la Terra con spirito di ascolto, riconoscendo che tutti gli esseri sono sacri e hanno una saggezza essenziale.
- Proteggo, celebro e ricerco intimità con il luogo della Terra che ho scelto come casa.
- Credo che un cambiamento nella coscienza, piuttosto che i progressi tecnologici, sia il mezzo principale per superare la nostra crisi planetaria.
- Partecipo della saggezza dei deserti, delle foreste, degli oceani e dei fiumi, delle montagne e delle praterie mentre continuo a imparare che essere completamente umani significa essere selvaggi.
mia traduzione da Mary Reynolds Thompson
L’origine del termine rewilding, o rinaturalizzazione
Originariamente, il rewilding è un approccio di conservazione e salvaguardia: riguarda il lasciare che la natura si prenda cura di se stessa, permettendo ai processi naturali di dare forma a terra e mare, di riparare gli ecosistemi danneggiati e di ripristinare i paesaggi degradati. Attraverso il rewilding, i ritmi naturali della natura selvaggia creano habitat più selvatici e biodiversi [fonte: x].
Gli stessi principi di salvaguardia, ripristino e selvatichezza possono essere applicati alla specie homo sapiens, come raccontato più su in questa pagina.