Voglio vivere a modo mio, seguendo quello che è giusto per me.
Mi prendete per folle? Fate pure!
La vita è troppo breve perché possa continuare a curarmene.

Voglio che la Terra sia la mia medicina,
che le piante siano le mie confidenti
e gli insetti più piccoli i miei intimi amici.
Voglio che il bosco sia il mio rifugio
e il fiume il mio conforto.
Voglio che i piedi nudi siano le mie calzature,
che il Vento sia il mio cantastorie
e il Sole la mia speranza e promessa.
Voglio che il Cerchio sia la mia cura,
i Cicli i miei consiglieri
e la Luna la mia maestra.
Voglio che il Cuore canti di gioia
e che il Grembo sia nella consapevolezza del suo potere,
e del mio.
Voglio che il Cielo sia il mio orizzonte,
che le Stelle siano la mia guida,
che la Pioggia sia colei che lava via tutti i pesi
e che ripulisce le ferite.
Voglio che il Mare mi entri dentro
e che il Respiro mi riporti al suo cullare.
Voglio che i medicamenti siano erbe, musica e abbracci,
che la Magia sia strumento
e la Sacralità consapevolezza.

Più di tutto voglio che mi lasciate vivere come è giusto per me,
come è sano e nutriente per me.

Le verità sono tante, le lenti con cui recepiamo ed esperiamo la realtà altrettante
– a ogni Essere le proprie.

Lasciatemi vivere, lasciatemi essere, anche se non comprendete,
soprattutto se non comprendete.

Eretica, strega, selvatica, sempre, per sempre.