Per me, decidere di crearmi uno Spazio Sacro di lavoro è stato il cambiamento di cui avevo bisogno senza esserne consapevole.
Sono abituata a creare Spazi Sacri: lo faccio ad ogni Cerchio di Donne e quando lavoro individualmente con le persone.
Lo faccio spesso per gli altri; molto raramente per me stessa.
C’è stato un momento nel quale mi sono resa conto che, pur essendo nella fase del ciclo mestruale nella quale di solito ho maggiore energia e creatività, ero scarica e, soprattutto, bloccata.
Sapevo di dover e voler fare qualcosa, perché se la creatività non fluisce è stagnante, e gli stagni (benché possano essere ricchi di vita a volte) contengono molte cose marce.
Così è iniziata una riflessione su cosa avrei potuto cambiare nel mio modo di lavorare per tornare a far fluire la creatività e per avere tempi più estesi di concentrazione.
Ben conoscendo il potere dello Spazio Sacro, ho scelto intuitivamente di provare a crearmene uno ogni volta che mi apprestavo a lavorare.
Beh, davvero l’intuizione non sbaglia mai: è stata una scelta life-changing.
Ma cos’è lo Spazio Sacro e perché può essere di aiuto anche a te creartene uno?
Lo Spazio Sacro è quello spazio
nel quale puoi essere pienamente te stessa
e nel quale puoi lasciare andare/trasformare/manifestare
tutto ciò che, per accadere, non attendeva altro che
uno Spazio sospeso ed esterno o integrato nella quotidianità
– tutto ciò che senza quello Spazio avrebbe richiesto maggiore sforzo
e avrebbe avuto minori possibilità di riuscita.
È uno spazio che non appartiene solo a questa dimensione,
poiché trascende la realtà tangibile.
Creare lo Spazio Sacro significa creare un contenitore energetico all’interno del quale poter essere al sicuro e protette nello svolgimento delle nostre attività.
Significa rendere sacro ogni istante speso al suo interno: è uno strumento di ri-connessione, con se stesse, con il mondo e con tutto ciò che è Invisibile – inclusa la grande rete dell’esistenza, che collega ogni essere e ogni forma di energia.
E, se è imprescindibile quando ciò a cui ci dedichiamo è di natura spirituale e/o energetica, lo Spazio Sacro può essere trasformativo (nel senso che può migliorare la vita) anche in molte altre occasioni, per esempio:
– nelle relazioni può agevolare la risoluzione di conflitti, portare a maggiori profondità il rapporto, proteggere da influenze non richieste
– in ambito lavorativo può fornirci la situazione ideale affinché la creatività fluisca, la concentrazione sia mantenuta più a lungo e ci sia maggiore chiarezza di intenti
Concretamente, come puoi creare il tuo Spazio Sacro?
Quelli che leggerai tra poco sono dei suggerimenti, che derivano dalla mia esperienza personale e professionale di creazione dello Spazio Sacro.
Potresti sceglierne uno solo o tutti quanti.
Ti invito a sperimentare per scoprire quali funzionano per te e magari nel tempo potresti anche fare ulteriori ricerche in autonomia e trovare altre pratiche e modalità di sacralizzazione che potrebbero funzionare ancora meglio per la tua personale visione dello Spazio Sacro.
Non c’è bisogno che ogni volta questa creazione sia cerimoniale (benché possa esserlo, se questo funziona per te), potrebbe risultare anche molto semplice.
Potrebbero bastarti 2 minuti, così come servirtene 20.
Qualunque modalità va bene, fintanto che, dopo aver esplorato per un po’, ti accorgi che è quella giusta per te in un dato momento e la porti avanti con intenzione, sentendola.
Se il tuo luogo di lavoro non è casa tua, potresti avere difficoltà a praticare alcune tecniche: fai quello che puoi con lo spazio che hai.
Alcune delle pratiche (1, 3, 5) possono essere svolte senza che nessuno si accorga; per altre (2, 4) puoi trovare il modo di renderle quasi invisibili.
1) Invocazione delle Direzioni
Dopo aver scelto il tuo spazio di lavoro e dopo aver capito dove sono le 4 Direzioni principali (Est, Sud, Ovest, Nord) rispetto a quello spazio, rivolgiti alla prima Direzione, l’EST, per invitarla ad esserti di supporto nel tuo lavoro.
Puoi semplicemente dire/pensare: “Invoco/Chiamo la Direzione dell’Est in questo spazio affinché mi sostenga in questo lavoro”. Oppure puoi rendere l’invocazione più elaborata grazie alle tue conoscenze e al tuo sentire.
Girandoti ogni volta (se possibile) verso la direzione che stai chiamando, ripeti l’invocazione per, nell’ordine, SUD, OVEST, NORD, CENTRO, ALTO, BASSO (Jamie Sams insegna che le direzioni sono 7, come le stelle delle Pleiadi).
Avrai creato il tuo Spazio Sacro.
2) Profumi
L’olfatto è il senso più vicino all’inconscio, è connesso alle memorie ed è potente. Ogni odore/profumo crea reazioni in noi: alcune sono reazioni collettive, altre individuali e connesse al nostro vissuto.
Quindi possiamo utilizzare il potere di questo senso per risvegliare memorie di sacralità.
Potresti voler utilizzare un incenso e/o degli oli essenziali prima della pratica; quelli che trovo molto utili per ogni tipo di lavoro spirituale/energetico sono sandalo e boswellia.
Di nuovo, esplora e sperimenta per trovare quali funzionano per te.
3) Radicamento
Ti rimando a un vecchio blogpost che contiene tutte le informazioni basilari sul radicamento.
4) Musica
Cantare e suonare sono strumenti di espressione dal grande potere. Ci sono dei canti, in particolare, che risvegliamo certi tipi di energie e che possono connetterci con la grande rete dell’esistenza, con quel qualcosa che è più grande di noi e del quale facciamo parte; pensa ai kirtan (mantra cantati), per esempio, o ad altri canti sacri.
Se suonare e/o cantare ti appartiene, fallo e riempiti di gioia estatica!
Se, tuttavia, lavori fuori casa, un’alternativa potrebbe essere ascoltare musica che crea sacralità.
Alcuni dei brani che mi portano in quell’atmosfera che si crea con lo Spazio Sacro sono: x, x, x.
5) Respiro
Ultimo, ma non per importanza, maestro Respiro.
Forse già conosci tecniche di respirazione, che puoi utilizzare per connetterti con il tuo Spazio Sacro interiore.
Se non ne conosci, sappi che a volte basta fare pochi respiri lenti e consapevoli.
Altrimenti, puoi scoprire tutto ciò che c’è da sapere sul respiro nel corso online Respirare bene per vivere pienamente.
Ora tocca a te!
– Hai già l’abitudine di creare il tuo Spazio Sacro di lavoro? Come fai?
– Se non ce l’hai, quale tra le 5 pratiche consigliate è la prima che sperimenterai?

Ciao Eleonora!ancora una volta Grazie per le informazioni che mi dai,anche se non sempre sn in grado in questa fase della mia vita d fare tutto ciò che vorrei per me stessa,mi permettono comunque con la tua chiarezza e semplicità di comunicazione,di venirne a conoscenza e di metterle in pratica ogni volta che ne ho bisogno!
Questo è proprio ciò d cui ho bisogno insegnamenti che mi portano a me stessa!leggendo la mail di oggi ,devo dire che io ultimamente mi ritrovo ad ascoltare il mio respiro nell’arco della giornata e ad utilizzarlo anche come tecnica d rilassamento,un’altra cosa che mi aiuta a trovare il mio spazio sacro è l’incenso e la luce d una candela!
Grazie ancora e buona giornata!
Ciao Pamela!
Anche per me l’incenso e le candele sono fondamentali :)
Grazie per questa condivisione!
Un abbraccio